Cito icaro
"però credo anche che la libertà non è assoluta (come ogni cosa) percui o esiste o è negata; credo esistano diversi gradi di liberta e di controllo."
Due righe ... in conflitto.
Prima dici che la libertà NON è assoluta: quindi relativa (come, infatti dici dopo quando dici che credi che esistano diversi gradi di libertà).
Poi dici: o esiste (quindi libertà effettiva, quindi posso considerarla totale, assoluta) o è negata (quindi non esiste, sei un prigioniero).
Con questo discorso apri un argomento che potrebbe riempire tutto il sito per tutti i punti di vista che comprende.
Sono d'accordo con te che ci siano diversi gradi di libertà, basta accettarli.
Comunque (non sono un avvocato) anche la Costituzione (mi sembra, ma sicuramente il buon senso) dice che la libertà di ogni uomo finisce dove inizia quella degli altri.
Con questo voglio dire che ci sono talmente tanti monitoraggi misconosciuti da noi uomini della strada che, se anche ce n'è un altro non so quanta differenza faccia.
Voglio citarne uno solo: la televisione.
Secondo voi è più libera la tv di stato o la tv a pagamento, tipo Sky?
Nella tv di stato l'audience è fatto su un numero di persone prese a pagamento (chi fa parte di quel gruppo prende un salario, dato che, ogni volta che guarda la tv deve, con un apposito strumento, inviare la sua scelta di programma).
E gli altri davvero sono rappresentati da questo gruppo? è un'indagine, una statistica, quindi probabilità.
Quindi TU sei libero di guardare (naturalmente ciò che ti fanno vedere).
Nella pay tv PAGHI una trasmissione che LORO trasmettono. E non puoi dire che sei stanco di guardare una partita e guardi un film, perché se non hai pagato il pacchetto non vedi niente (se non le tv libere, in chiaro).
Ho fatto un discorso assolutistico, ma volevo solo farvi capire che il potere si muove sulla falsa riga della canzone THE WALL dei Pink Floyd: tutti uguali, standardizzati, più facilmente gestibili.
Ho gettato una discussione che germoglierà?