:)
giuste osservazioni, ma lancio una provocazione: tutti i transatlantici che girano per gli oceani non hanno gli stessi problemi?
più che un pullman a me ricorda una nave costa crociere sospesa come un aliscafo, la punta di una freccia che lanciata verso il mare aperto lascia una scia...prova ad andare oltre il tuo giusto e condivisibile senso pratico e cerca di cogliere il messaggio di rottura: il punto di vista è stato capovolto ... non più dalla terra al mare ma dal mare verso la terra e ancora dalla sottile linea di costa protesa in parte in avanguardia verso il mare aperto, verso il sole della sera che scende nel mare dell'ovest... una nave in procinto di un attracco che non avverrà mai... sospesa per sempre fra terra e mare... fra l'alba della terra sicura che genera la vita e il tramonto di un sole solitario che va a morire nel mare aperto...
non è più poetico visto in questo modo? ...poi che la poesia non tenga conto del guano dei gabbiani è un altro discorso che come geometra con il senso pratico delle cose impresso nel DNA condivido ma in questo caso metto in secondo piano... ogni tanto bisogna lasciarsi andare, altrimenti rimaniamo alle solite scatole su maglia strutturale 5x5
P.