Buongiorno a tutti.
Ho il seguente problema:
ho presentato una dia per un recupero abitativo di sottotetto esistente su di un edificio monofamiliare in cui mi sono avvalso della L.R. 33/2007 della regione Lombardia attraverso la quale potevo non conteggiare l'involucro dell'ampliamento ai fini della determinazione della slp su cui calcolare gli oneri di urb. Primaria e secondaria. Tale possibilità è consentita dimostrando il contenimento del fabbisogno energetico dell'edificio sotto una certa soglia, cosa che raggiungevo svincolando energeticamente la parte in ampliamento dal resto del fabbricato (sostanzialmente piano -1 e 0, riscaldati con la caldaia a gas esistente e la parte di ampliamento scaldata con caldaia a gas dedicata). Il contributo sul costo di costruzione l'ho calcolato in base al DM 801/1977 e non attraverso computo metrico estimativo delle opere.
In corso d'opera la caldaia a gas esistente si è rotta e il committente ha deciso di allacciare il fabbricato alla rete del teleriscaldamento, con la finalità di riscaldarci tutta la casa (anche l'ampliamento) e di non installare più i pannelli solari termici previsti nella L. 10/91, visto che il tele è equiparato (sigh!) a fonte di energia rinnovabile. Verifico che l'intero edificio non rientra più nei parametri che mi consentivano di non conteggiare i muri dell'involucro ma solo nei requisiti minimi e quindi presento una nuova L. 10/91 sostitutiva con una accompagnatoria in cui faccio tutta la spiega del caso, oltre a un nuovo conteggio degli oneri per la parte di slp in aumento.
Il comune mi risponde che non me la posso cavare così, ma che devo presentare un dia in variante in quanto sono cambiati i parametri urbanistici, ribatto che il recupero abitativo di sottotetto è per definizione in deroga a detti parametri e che quindi l'aumento di carico urbanistico è ininfluente, se non ai fini dei conteggi degli oneri, ma loro non ci sentono (e sono anche propenso a dar loro ragione).
Nel frattempo però il comune aggiorna il parametro del costo base di costruzione portandolo dai 392,82 €/mq ai 471,38 €/mq. Considerando che la classe del mio edificio è l'XI e che i mq di Sc sono parecchi la cosa non è indifferente.
La domanda è :
dovendo presentare questa variante per l'aumento di Slp dovuto alla sopravvenuta impossibilità di non contare ai fini oneri i muri perimetrali e che nell'occasione inserirei anche le piccole varianti che si sono operate in fase di cantiere (tramezze leggermente spostate in fase di tracciamento rispetto al progetto depositato, aperture e chiusure di porte interne, spessori di murature diverse da quelle inizialmente ipotizzate, ecc) non è che son tenuto a ricalcolare il contributo sul costo di tutto l'ampliamento con la nuova tariffa e a detrarre quello già calcolato, e corrisposto, con la vecchia considerando che comunque la classe dell'edificio è invariata e la Sc è leggermente diminuita? Perchè se così fosse, al di là dell'evidente ricaduta economica, mi sembrerebbe proprio una ingiustizia.
Cosa ne pensate? Avete dei riferimenti normativi generali (ho trovato solo delle circolari di altri comuni che affrontano la questione, Milano in particolare) da indicarmi per capire come si debba gestire il rapporto tra varianti in corso d'opera e modalità di calcolo dei contributi dovuti?
Molte grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggersi 'sto papiro, e ancor di più a chi saprà darmi un'indicazione.