è una domanda che meriterebbe una lunga risposta
in breve ti posso dire che sia per il mais che per il frumento, il tempo di maturazione dipende dal tipo di cereale, dal tipo di terreno e dall'area geografica.
La maturazione del frumento ,a seconda che sia tenero o duro,dalla semina al raccolto può metterci dai 5 ai 7 mesi. inoltre si può seminare anche in inverno seguendo la tecnica della coltura a "marcita" che permette anche più raccolti all'anno.il mais può impiegare anche circa 4 mesi ma le variabili sono maggiori (necessita di molta più acqua). Resta il fatto che il momento di semina più propizio è quello autunnale
Per la semina ovviamente dopo la concimatura,l'aratura ed eventuale fresatura, ha differenti soluzioni per la maturazione. L'impiego di additivi che possono migliorare la resa.
Secondo le regole di un razionale avvicendamento (la famosa rotazione triennale per intenderci che purtroppo non sempre viene rispettata) la collocazione naturale del frumento duro è in successione a colture miglioratrici, siano esse leguminose da granella o da foraggio, prati oligo o polifiti, colture “da rinnovo”;
Il frumento non dimostra di trarre vantaggi sicuri da lavori preparatori più profondi di quelli definiti “superficiali” o “leggeri” (20-25 cm). D’altra parte, quando la natura del terreno lo consente (terreni con più del 20% di argille rigonfiabili), l’impianto della coltura può essere ottimamente realizzato su un letto di semina preparato con minima lavorazione, oppure mediante semina su sodo. L’ostacolo più frequente per queste soluzioni innovative è costituito dalla quantità e qualità dei residui della coltura precedente, la cui scelta diventa pertanto un importante elemento di valutazione nel sistema di produzione integrata.
L’esperienza indica come “densità” ottimale per il frumento duro 300-350 piante m -2 all’uscita dall’inverno, ottenibile, in condizioni ordinarie di preparazione del letto di semina e in ambienti non soggetti a forti abbassamenti di temperatura, con 450 piantumazioni per m2.
Densità superiori non assicurano produzioni più elevate, mentre rappresentano uno spreco di denaro e possono predisporre la coltura all’allettamento e renderla più suscettibile agli attacchi parassitari (fusariosi, oidio, ruggine, septoriosi, afidi). Tuttavia, quando fosse praticata la semina su terreno non lavorato (alcune cariossidi non interrate potrebbero essere predate dagli uccelli) o nel caso di semine protrattesi oltre il 20 novembre (condizioni meno favorevoli alla germinazione) il numero di cariossidi (il frutto secco del cereale) può essere portato a 500m-2.....
questa è una breve descrizione ma sappi che è molto più complessa di quanto possa apparire la coltura dei cereali