Ciao piernet13, grazie per la tua risposta, che è per molti versi simile a quella che io stesso avevo di EcoDesigner: un giocattolo (inutile) in vendita a €500.
La risposta che Graphisoft ha dato alle mie domande, che erano identiche alle tue (completa mancanza di "white paper" di validazione, margine di errore, validazione CTI ecc.) è stata "EcoDesigner è uno strumento di analisi preliminare e basta". Avuta questa risposta, io non ho speso quella cifra per un giocattolo inutile, e non l'ho comprato.
Ora ED viene di fatto incorporato nella nuova versione e chi, come il sottoscritto, ha un contratto di aggiornamento, si ritrova in mano l'applicativo energetico.
Per rispondere alle tue osservazioni:
1 - AC16 non è validato dal CTI e pace, non lo userò per certificazione energetica o legge 10. Per questo, sto valutando l'interazione tra AC e TermoLog, e scriverò al più presto un articolo in merito sul nostro blog.
1 - bis: molte decisioni che riguardano il progetto energetico di un edificio vengono prese già nelle primissime fasi di progetto preliminare (forma, compattezza ecc.). Sarai d'accordo con me che puoi isolare fin che ti pare, ma con un rapporto S/V svantaggioso, non avrai mai un edificio passivo.
Se AC consente (senza costi aggiuntivi oltre a quello dell'aggiornamento) di dare una prima "botta di conto" energetica in fase preliminare, forse non sarà validata dal CTI, ma può dare comunque una mano.
2 - se consideriamo AC come uno strumento di analisi preliminare, un errore anche del 10% può essere accettabile. Secondo me, si tratta di prenderci la mano (e verificare con AC alcuni progetti già calcolati con programmi validati, per avere un margine di errore reale). Per quanto riguarda il margine di errore utente, ti trovo molto ottimista (5-10% di errore, in mano a un progettista medio italiano?? io direi 50-100%)
3- MEP modeler non è un altro software, ma un piccolo add-on di AC molto comodo. Però hai ragione, e per una valutazione preliminare, il MEP è troppo avanzato.
4 - cosa farsene di un'analisi energetica in AC16... Se ti occupi anche della progettazione architettonica, secondo me è un buon passo avanti, perchè ti indica dove vai a "cadere" sulla base di un progetto preliminare. Certo, se devi rientrare nei minimi di L10, forse non te te fai un gran ché. Se invece devi progettare edifici passivi o simili, allora il progetto energetico deve partire dalla fase preliminare.
Non sottovaluterei infatti i tre aspetti migliori di AC16: 1) Dati climatici da Meteonorm (lo stato dell'arte per i dati climatici riferiti al singolo lotto di progetto); 2) carichi interni customizzabili su base oraria; 3) esportazione dati diretta al PHPP.
Per concludere:
- Se devi rispettare i minimi di legge in Italia, redigere L10 o ACE ecc., allora la versione 16 di Archicad non aggiunge gran che alle precedenti;
- Se ti occupi di edifici passivi o ad alte prestazioni, allora AC16 può diventare un buono strumento di analisi energetica preliminare. Dico "può", perché occorre valutare lo strumento prima di metterlo in pratica. Io personalmente voglio provare a svolgere il calcolo in parallelo AC16 - PHPP per alcuni edifici che abbiamo in progetto/ cantiere, e scriverò di certo i risultati nel nostro blog.
Teniamoci in contatto,
Ciao!