Autocad fino a questo momento ha fatto qualcosa di incredibile, ha abituato molti architetti a pensare le architetture in maniera bidimensionale, perdendo completamente il controllo del volume e dello spazio, facendo dimenticare che l'architettura non è fatta dalle linee astratte di un CAD 2D, ma di solidi nello spazio.
Non sono assolutamente d'accordo. Non è il mezzo con cui progetti a darti la capacità di controllare il volume e lo spazio. La capacità di "vedere spazialmente" ogni singola linea che disegni, non è "dono" del programma... ma è insita nella tua mente. Farei attenzione a dare la colpa o il merito di un buon progetto al cad che usi. Sarebbe come dire che Brunelleschi ha progettato la cupola di Santa Maria del Fiore solo perchè aveva una carta migliore su cui schizzare...
Il programma è un mezzo di comunicazione dell'idea che hai in mente, non è la tua mente. Ricorda che il pc è la macchina + stupida che l'uomo abbia potuto mai inventare... "ragiona" solo con si o no, 0 1,. Se dietro non c'è un uomo a dirle cosa fare, di certo non lo farà da sola.
Eppure a mio parere è molto più facile di quanto sembri farsi influenzare dagli strumenti che si usano nel proprio lavoro.
Per quanto riguarda uno come Brunelleschi il paragone non può reggere, come tutti i grandi affrontava il problema a livello tridimensionale, ed aveva una forte formazione accademica: alla sua epoca gli architetti erano anche scultori e pittori, aveno gli strumenti tecnici per "modellare con la mente" e poi tradurre in disegni le loro opere.
Ma tu pensa alla scarsa formazione che per anni si è avuta nelle nostre università, quando i prof. erano tutti omologati a quello schermo nero con linee bianche, quando affermavano che la pianta e la sezione sono l'essenza dell'architettura, vedessi io quanti ne ho incontrati!
Per non parlare degli architetti che schizzano direttamente le piante e poi passano agli esecutivi, senza porsi il problema di chi in quelle abitazioni ci vivrà, le condizioni spaziali, di luce, di circolazione dell'aria ecc...
In linea di principio concordo che lo strumento non dovrebbe influenzare, ma se alla base non ci sono buona preparazione tecnico-grafica e forte personalità, si viene omologati alla massa, si smette di pensare architetture spaziali e si comincia a vivere in mondo astratto di linee che poi, trasformate in volumi, fanno pietà.
Un sacco di progetti sembrano belli sulla carta, belle piante, bei prospetti, ma quando si va a convertirli in edifici veri molti risultano insufficienti perchè non concepiti con una logica tridimensionale; e molte più persone di quanto si possa credere finiscono per venire influenzati dal software che hanno usato per anni...