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Autore Topic: Edilizia libera e area di interesse archeologico  (Letto 5208 volte)

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Jonathan

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Edilizia libera e area di interesse archeologico
« il: 17 Maggio 2015, 19:44 »
Mi è stato chiesta la documentazione necessaria per un lavoro di rifacimento dei vespai e delle pavimentazioni di un locale situato in una area di interesse archeologico.
Secondo il Regolamento edilizio comunale, le opere di manutenzione ordinaria sono da considerarsi edilizia libera e come tali non necessitano di alcuna comunicazione.
In particolare rientrano nella manutenzione ordinaria tutti i lavori:

a) relativi alle opere di finitura quali:
- tinteggiatura e/o ogni altro trattamento superficiale delle pareti, degli infissi e delle pavimentazioni interne;
- riparazione, sostituzione e rifacimento degli intonaci, delle pavimentazioni, dei rivestimenti delle pareti, delle controsoffittature, degli infissi interni;
- bonifica delle murature, dei vespai, delle pavimentazioni interne, comprensiva di ogni opera di impermeabilizzazione tesa alla eliminazione di infiltrazioni d’acqua e umidità;
- riparazione, sostituzione e rifacimento degli intonaci e riparazione dei paramenti esterni compresa ogni lavorazione particolare (opere in pietra, in cotto, ecc.), senza alterazione dei tipi di materiale;
- tinteggiatura delle facciate e lavori connessi senza alterazione delle tinte preesistenti per le costruzioni ricadenti nei centri storici definite dallo strumento urbanistico e nelle zone di vincolo ambientale...

Quindi la bonifica del vespaio e il rifacimento della pavimentazione interna è da considerarsi edilizia libera e non necessitano di comunicazioni all'Ufficio tecnico comunale.

Lo stesso Regolamento edilizio stabilisce che per gli interventi che ricadono nelle Aree di interesse archeologico è necessario acquisire il parere preventivo della Soprintendenza.
In particolare il parere è richiesto - per gli interventi che interessino le aree di pertinenza, i cantinati, i livelli di piano terra e il primo piano.

Non è però esplicito se tale obbligo riguardi anche la manutenzione ordinaria.

Apparentemente sembra esserci una contraddizione perché sarebbe necessario acquisire un parere preventivo della Soprintendenza in assenza di comunicazioni al Comune.
Mi date un parere?
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Luigidio

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Re:Edilizia libera e area di interesse archeologico
« Risposta #1 il: 17 Maggio 2015, 20:28 »
Mi è stato chiesta la documentazione necessaria per un lavoro di rifacimento dei vespai e delle pavimentazioni di un locale situato in una area di interesse archeologico.
Secondo il Regolamento edilizio comunale, le opere di manutenzione ordinaria sono da considerarsi edilizia libera e come tali non necessitano di alcuna comunicazione.
In particolare rientrano nella manutenzione ordinaria tutti i lavori:

a) relativi alle opere di finitura quali:
- tinteggiatura e/o ogni altro trattamento superficiale delle pareti, degli infissi e delle pavimentazioni interne;
- riparazione, sostituzione e rifacimento degli intonaci, delle pavimentazioni, dei rivestimenti delle pareti, delle controsoffittature, degli infissi interni;
- bonifica delle murature, dei vespai, delle pavimentazioni interne, comprensiva di ogni opera di impermeabilizzazione tesa alla eliminazione di infiltrazioni d’acqua e umidità;
- riparazione, sostituzione e rifacimento degli intonaci e riparazione dei paramenti esterni compresa ogni lavorazione particolare (opere in pietra, in cotto, ecc.), senza alterazione dei tipi di materiale;
- tinteggiatura delle facciate e lavori connessi senza alterazione delle tinte preesistenti per le costruzioni ricadenti nei centri storici definite dallo strumento urbanistico e nelle zone di vincolo ambientale...

Quindi la bonifica del vespaio e il rifacimento della pavimentazione interna è da considerarsi edilizia libera e non necessitano di comunicazioni all'Ufficio tecnico comunale.

Lo stesso Regolamento edilizio stabilisce che per gli interventi che ricadono nelle Aree di interesse archeologico è necessario acquisire il parere preventivo della Soprintendenza.
In particolare il parere è richiesto - per gli interventi che interessino le aree di pertinenza, i cantinati, i livelli di piano terra e il primo piano.

Non è però esplicito se tale obbligo riguardi anche la manutenzione ordinaria.

Apparentemente sembra esserci una contraddizione perché sarebbe necessario acquisire un parere preventivo della Soprintendenza in assenza di comunicazioni al Comune.
Mi date un parere?
di contraddizione in Italia ce ne sono abbastanza poi proprio in questo ramo ci sono da fare romanzi, cmq per quello che so se il sito ricade in zona archeologica occorre sempre il parere della soprintendenza, ti conviene onde evitare problemi di farti una scappata nel loro ufficio di zona e porre il quesito direttamente a loro
La libertà non viene mai concessa volontariamente dall'oppressore, deve essere pretesa dagli oppressi.
(Martin Luther King)

Jonathan

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Re:Edilizia libera e area di interesse archeologico
« Risposta #2 il: 17 Maggio 2015, 22:32 »
di contraddizione in Italia ce ne sono abbastanza poi proprio in questo ramo ci sono da fare romanzi, cmq per quello che so se il sito ricade in zona archeologica occorre sempre il parere della soprintendenza, ti conviene onde evitare problemi di farti una scappata nel loro ufficio di zona e porre il quesito direttamente a loro

Lo farò sicuramente! :ok:
Purtroppo è una di quelle situazioni in cui si rischia di perdere una mezza giornata per avere una risposta semplice come un si o un no.
Ecco perché chiedevo se a qualcuno fosse capitato un caso del genere...
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Robs

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Re:Edilizia libera e area di interesse archeologico
« Risposta #3 il: 18 Maggio 2015, 09:56 »
Devi chiedere il parere preventivo alla soprintendenza prima di fare qualsiasi cosa. Essendoci il vincolo non si può prescindere da quello in nessun caso.
E non si tratta di nessuna contraddizione, la legge è molto chiara in proposito.
Ti faccio un esempio:  sei in una zona tutelata da un vincolo paesaggistico o archeologico e devi rifare la tinteggiatura della facciata. Pensi di andare in deroga al vincolo solo perché la tinteggiatura di una facciata fa parte delle opere di ordinaria manutenzione?
Presenta parere preventivo alla soprintendenza e aspetta i canonici 2/3 mesi ...
Non c'è altra strada



Robs




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Jonathan

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Re:Edilizia libera e area di interesse archeologico
« Risposta #4 il: 18 Maggio 2015, 11:27 »
Grazie per il parere, Robs. :ok:

In questo caso si tratta di opere interne di manutenzione ordinaria, nulla che riguardi le facciate esterne dell'edificio ovviamente.
L'area inoltre è considerata "di interesse archeologico" dal Piano regolatore comunale ma non sussistono vincoli.
Da qui l'apparente contraddizione del Regolamento edilizio.

Stamattina comunque ho parlato con la dirigente della Soprintendenza e chiarito ogni dubbio.
Il parere della Soprintendenza viene richiesto in ogni caso dal Comune, per tutti i tipi di interventi realizzati in quell'area, anche di manutenzione ordinaria e quindi classificati come edilizia libera. Il che significa che la Soprintendenza inoltrerà in copia il parere espresso direttamente all'Ufficio tecnico comunale, senza necessità di ulteriori comunicazioni.

La cosa divertente è che nel Regolamento edilizio la richiesta del parere vale per i locali posti al piano terra e al piano primo.
Quindi se il proprietario di un appartamento al primo piano decide di rifare l'intonaco e la pavimentazione interna deve "passare" per la Soprintendenza, con i tempi del caso, mentre se vuole farlo il proprietario di un appartamento al secondo piano no... e può iniziare immediatamente. :ohman:
« Ultima modifica: 18 Maggio 2015, 11:30 da Jonathan »
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