La serie di triangolazioni che si devono calcolare per stabilire il punto di ripresa, sono probabilmente esatte dal punto di vista matematico, ma devono coesistere con le aberrazioni degli obiettivi, con le approssimazioni della riproduzione in pixel, e con la stima delle posizioni 3D effettuata dallo stesso utente che individua i punti sull'immagine. Se hai studiato topografia saprai che basta un errore minimo, in determinate circostanze, per generare un risultato molto diverso da quello atteso.
Una volta le macchine fotografiche avevano l'obiettivo da sostituire, secondo i casi, e uno sapeva bene se stava usando un "normale", un "tele" o un "grandangolo". So bene che macchine così esistono ancora, ma è indubbio che il 99% delle foto siano fatte con apparecchi molto più semplici. E molti non si rendono conto che la maggior parte delle fotocamere digitali ha, di partenza, una impostazione da grandangolo, che è quella con le deformazioni maggiori (anche se è quella preferita perché fa "entrare più roba" nell'inquadratura). Purtroppo in questi casi è molto più difficile che si riesca a "raddrizzare" le cose...