Disegnare la realtà - Rhino-Grasshopper-Archicad connection

 Desegnare la realtà - connessione Rhino-Grasshopper-Archicad

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Questo modello è un test per sperimentare la nuova plugin di connessione fra Rhino – Grasshopper – ARCHICAD.

Questo progetto ha vinto il primo premio del concorso Algorithmic Design Meets BIM di GRAPHISOFT ed è stato pubblicato nei "Casi studio" del sito internazionale di GRAPHISOFT.


Il primo obbiettivo è stato di generare, non una semplice maglia poligonale, ma elementi nativi ARCHICAD dal modello in Rhino, per poter gestire in un secondo momento tutte le caratteristiche del BIM.
Questo è un esempio di ottimizzazione dei pannelli. La connection usa oggetti parametrici per standardizzare la dimensione dei pannelli in poche tipologie. Gli oggetti in ARCHICAD cambiano automaticamente l'orientamento dei brise-soleil in funzione della posizione del sole.

Rhino è in grado di progettare la complessità, ma le uniche informazioni che è possibile condividere scambiando un modello NURBS sono informazioni geometriche e matematiche, buone per ragionare sulla forma dell’architettura, ma insufficienti per prefigurare un modello costruibile. In ARCHICAD, nel gestire forme e geometrie migrate dalla connessione con Rhino-GH, si possono sviluppare ulteriori geometrie complesse del tutto parametriche; con le geometrie parametriche si può avere un elevato dettaglio in modelli di pochi MB, migliorando la condivisione in Cloud e l’interoperabilità nel BIM.

Abbiamo generato una "forma libera" in Rhino che potrebbe essere una copertura. In Rhino una superficie a doppia curvatura è facilmente modificabile spostando i punti di controllo, grazie a questa semplicità è possibile creare un design personalizzato.

 

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In Grasshopper è possibile gestire una massa di dati, quindi all'interno di questa plug-in è stato possibile risolvere il problema della tassellazione. Nell'immagine abbiamo ridotto la complessità della superficie in una serie di pannelli quadrangolari raggruppati in cluster (questo significa che I pannelli non sono tutti differenti, ma la pelle è coperta da una serie di pannelli uguali). Grazie all’esplicitazione della storia di costruzione, possiamo decidere il numero e la dimensione dei poligoni planari.

Sotto la superficie principale, abbiamo disegnato una struttura reticolare utilizzando solo linee, evitando forme solide per creare una definizione leggera e facilmente modificabile. In questo modo sarà possibile condividere i dati on-line. Il file Gh pesa solo 200 kb.

 

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In ARCHICAD linee, polilinee e punti, grazie alla ACGH_Connection possono diventare automaticamente oggetti. In questa test l'elemento più utilizzato è stato un special oggetto parametrico creato con la programmazione GDL.

La connessione è sempre disponibile durante la progettazione. In ARCHICAD è possibile controllare i dati del progetto (tipo e numero di travi , finestre e suoi elementi, colonne ecc.) e naturalmente i costi. Modificando la forma in Rhino e modificando i parametri in Grasshopper, in pochi secondi si ottiene un nuovo modello in AC con tutte le proprietà immediatamente aggiornate.
Usando gli elementi nativi di ARCHICAD avremo i benefici di tutte le opzioni dei suoi componenti. Si possono creare oggetti personali usando il linguaggio GDL, dove si può controllare il dettaglio diverso per ogni singola scala, gestire una rappresentazione diversa fra 2d e 3d ed aggiungere ulteriori dettagli senza ripartire dalla geometria complessa di Rhino. Con un codice special GDL si può beneficiare di molte opzioni nella visualizzazione in pianta per avere un disegno più semplice senza troppi dettagli. Usando gli oggetti nativi di ARCHICAD possiamo anche sfruttare l’opzione delle liste per calcolare per esempio le quantità, la lunghezza dei profili o la superficie dei pannelli.

 

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Nei prospetti e nelle sezioni potremo decidere di migliorare la visualizzazione del dettaglio. La generazione di geometrie complesse sarà veloce anche ulteriori opzioni di ombreggiatura e di ombre portate, grazie alla nuova opzione di calcolo in background di ARCHICAD.

 

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Con l'uso di oggetti parametrici possiamo generare sotto-componenti e controllare le quantità negli abachi e con un output. Potremo usare il modello anche per generare dettagli. Potremmo ulteriormente implementare il codice GDL per aggiungere degli snodi, ragni, profili speciali e gestire il tutto con le liste.

 

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Usando gli elementi nativi di ARCHICAD potremmo anche creare una geometria semplificata con gli elementi trave, compatibile con l’IFC per esportare il modello in software strutturali.

 

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Questo metodo permette al progettista di gestire geometrie complesse con molti dettagli anche nella progettazione preliminare mantenendo sempre i vantaggi dell’interoperabilità con la progettazione impiantistica e strutturale.

L'intero progetto base generato da Rhino-Grasshopper, dentro ARCHICAD pesa solo 13 MegaByte.

 

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Arch. Michele Calvano - Rhino Grasshopper Expert
Arch. Mario Sacco - ARCHICAD GDL Expert
www.archiradar.it

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